Valvola di sfogo per un periodo di ricostruzione. A volte sono una chiavica, a volte mi pregio di scrivere cose interessanti. Accomodatevi e se ne avete voglia commentate e giudicate. Se volete scendere nel personale scrivetemi pure: andrea_carraro@yahoo.it

martedì 1 maggio 2007

No Shit

Visto che stasera non riesco di nuovo a dormire mi metto a scrivere ruota libera.

Sottofondo musicale fornito da Iggy Pop e il suo Avenue B del '99.

Il disco comincia con No Shit, una canzone di commento, una specie di State of The Nation sull'andamento di se stesso, come Iggy ha fatto per due album consecutivi, American Caesar del '93 e, perlappunto, Avenue B.

It was in the winter of my fiftieth year
When it hit me
I was really alone
And there wasn't a hell a lot of time left
Every laugh and touch that I could get
Became more important
Strangely, I became more bookish
And my home and study meant more to me
As I considered the circumstances of my death
I wanted to find a balance between joy and dignity
On my way out
Above all, I didn't want to take any more shit
Not from anybody


Già Iggy, parole sante, la penso anch'io così,e ho 15 anni in meno di quando tu le hai scritte.

Sono 24 ore che praticamente ogni discorso che faccio, o sento, mi dice poco o niente.
Male, molto male, soprattutto per una persona come me che ama parlare.

Fondamentalmente non ho niente da dire.

Oggi ero in barca con un amico e dicevo cose a caso, una frase ogni tanto, una specie di cut-up dei miei pensieri sputati fuori a random, perché di quello che vorrei parlare per ore non ne posso più parlare più di tanto, anch'io sono stufo di fare il disco rotto e quindi mi autocensuro ottenendo effetti disastrosi sul piano della conversazione.

Unico discorso decente è stato con il fratello di questo mio amico, ma cazzo, lui è una persona realizzata, ha tutto quello che mi piacerebbe avere.

Lui è un fratello più grande, come sono io per Sandro, mio fratello.

E' un lusso avere un fratello grande, siamo fatti apposta per tirarli su i più piccoli, per aiutarli quando sono nella merda o quando sono indecisi.

Io questa fortuna non ce l'ho, e purtroppo non ho manco un padre a cui valga la pena rivolgersi quando avresti bisogno di essere confortato in qualche maniera.

Mi viene in mente il film che ho visto ieri sera, The Good Sheperd di Robert De Niro.
E' un film di spie ma io riuscivo soltanto a vedere il protagonista convivere con la sua riservatezza, con il suo tenersi tutto dentro, e cazzo come lo sentivo vicino, mi faceva quasi paura.

Non so, mi sento particolarmente solo questa sera, questo sabato ho passato 24 ore in mezzo ad una famiglia che non è la mia e li guardavo curioso, affascinato.

Mamme, papà, nonne, zii, zie, nipoti e nipotini, tutto così bello.
Era un piacere guardarli, sentirli parlare, vedere gli sguardi di persone che si conoscono da anni, che sanno interpretare ogni gesto, ogni sguardo.
Vedere come ognuno ha un ruolo, il suo personaggio, il suo posto in mezzo a così tante persone, e sentire del calore.

I New York Dolls cantavano:

Oh, you pick me up
Your outta drivin in your car
When I tell you where I'm goin
You're always tellin me it's to far

But how could you be drivin
Down by my home
When ya know, I aint got one
And I'm, I'm so all alone

Oh it's a lonely planet joy
When the song from your other boys
That's when I'm a lonely planet boy
And I'm tryin, I'm cryin, Baby for your love


Beh, è stato bello sentire la canzone di una famiglia tutta assieme, oramai queste cose mi mancano da troppo tempo, da sempre molto probabilmente.

Cazzo, mio padre lo chiamo una volta ogni due mesi e quando lo fa lui non ho mai voglia di parlargli, mia madre manda sms e manco le rispondo.

Non posso andare avanti così, non posso proprio, in fondo ci avevo provato a creare la mia di famiglia ma gli ingredienti erano quelli sbagliati e quindi mi ritrovo qui a scrivere da solo ascoltando Iggy che in questi giorni di anni ne ha compiuti 60, cazzo, sarà ancora più depresso di quando ha scritto No Shit.

Io invece scrivo queste righe che alcuni affezionati lettori di questo blog troveranno pallose. Diranno "cazzo, Andre, ti prego, non di nuovo, per piacere ..." ma oggi è così, è dura passare da un mucchio di gente, dal calore, e tornare di nuovo nel mio bellissimo, e vuotissimo, studio.

Fondamentalmente mi sono rotto i coglioni (l'umore e il tenore di quello che scrivo viene condizionato dal procedere di Avenue B).

Oggi mi sono messo un costume per andare in barca, beh, l'avevo comprato a Miami lo scorso settembre e ora mi è larghissimo. Ne ho messo uno del '94 e ho preso una barcata d'acqua e di freddo.

Continuo a dimagrire, lentamente, ma dimagrisco.
Non me ne fotte un cazzo di mangiare, non mi da alcun piacere, mi basta una tazza di caffé, un pacchetto di crackers e uno di sigarette per tirare avanti.
Tutti che mi dicono "Andre, sei in forma", beh, in forma un cazzo.
Mi sto consumando a dire la verità, ed è tutta colpa mia.

Ora levo Avenue B perché mi sta facendo salire una carogna colossale e, a quest'ora della notte, è meglio farsela passare.

Mi congedo con This Place is Empty, una canzone di Keith Richards perfetta per quello che sento questa sera.

Tornando rapidamente a Keith Richards, pur essendo il mio idolo, in questo blog è stranamente assente.

Prima o poi dovrò scrivere qualcosa su di lui, prima o poi.

Notte,

Andre

2 commenti:

Anonimo ha detto...

CIAO ANDRE
MI DISPIACE MOLTO CHE TU NON POSSA RIVOLGERTI A TUO PADRE IN MOMENTI COSI DIFFICILI, MA SEI PROPRIO SICURO CHE TUA MADRE NON E DISPONIBILE AD ASCOLTARTI?
SEI SICURO CHE NEL TUO DISPIACERE E NEL TUO STATO D'ANIMO NON RESPINGI LA MANO CHE LEI TI TENDE? SAI A VOLTE LE MAMME NON SANNO COME AGIRE CON I PROPRI RAGAZZI. SAI QUALE E LA PIU GROSSA BUGIA CHE OGNUNO DI NOI DICE SEMPRE A QUESTA DOMANDA: COME STAI? BENE. QUANTE VOLTE TI HO FATTO QUESTA DOMANDA E QUANTE VOLTE MI HAI RISPOSTO "BENE" ED IO SAPEVO PERFETTAMENTE CHE NON ERA VERO. QUANTE VOLTE TI HO DETTO CHE SAREI VENUTA A STARE UN PO CON TE PER TIRARTI SU IL MORALE, E QUANTE VOLTE HO CAPITO CHE NON ERO IO CHE VOLEVI VICINO A TE MA I TUOI AMICI.....L'UNICO MEZZO CHE AVEVO PER RIMANERE IN CONTATTO CON TE ERANO I SMS (PERCHE A VOLTE SENTIVO CHE NON AVEVI NESSUNA VOGLIA DI PARLARMI). E TI CHIEDO SCUSA SE I MIEI SMS SONO STATI FRAINTESI .....COSA CREDI ANCHE IO SONO STATA GIOVANE ED ANCHE IO HO AVUTO MOMENTI TERRIBILI ED ERANO I POCHI VERI AMICI CHE AVEVO CHE MI HANNO AIUTATO POICHÈ IN FAMIGLIA SPESSO NON HAI LE RISPOSTE CHE DESIDERI RICEVERE E SEI SEMPRE GIUDICATO! SE TI HO FATTO SOFFRIRE TI CHIEDO SCUSA MA SAPPI CHE TI VOGLIO MOLTO BENE FORSE NON SONO RIUSCITA A DIMOSTRARTELO ABBASTANZA. SPERO CHE POTRAI PERDONARMI....
OCCHI VERDI - KOLWEZI

Anonimo ha detto...

Ciao ANDRE
Lo sapevi che solo una mamma, anche se il figlio è lontano, lo sente piangere sul guanciale.....! Anche se le nascondi il tuo dolore.
Ti voglio bene
occhi verdi