Valvola di sfogo per un periodo di ricostruzione. A volte sono una chiavica, a volte mi pregio di scrivere cose interessanti. Accomodatevi e se ne avete voglia commentate e giudicate. Se volete scendere nel personale scrivetemi pure: andrea_carraro@yahoo.it

martedì 19 giugno 2007

Balboa

"L'importante non è come colpisci ma come sai resistere ai colpi".

Già, gran belle parole Rocky, davvero.

Sono le 7:30 del mattino, è un'ora e mezza che sono sveglio, ieri sono andato a dormire presto, ultimamente dormo come un bambino.

Mi ha svegliato un sms di un amico che ieri sera è andato a vedere gli Stones a Lione, pare sia stato un gran concerto e così l'attesa per la data di Roma si fa più insopportabile.

Diciamo la verità, sono molto contento ultimamente, ed è ironico che per rendermene pienamente conto io abbia dovuto vedere quello che da molti è stato preso come un filmaccio, l'ennesimo tentativo di un attore/regista a fine carriera da non so quanti anni, un pugile suonato che però riesce ancora a darmi delle emozioni.

Cazzo, parliamo di Rocky.

Si, il III, IV e V erano una merda, ma i primi due e l'ultimo compensano ampiamente.
E' la storia dell'underdog, di chi lotta contro un destino che ti ha servito delle carte di merda e comunuque da qualche parte riesce a tirare fuori qualcosa per ribaltare la situazione.

Io mi sono sempre identificato in Rocky, vi farò ridere, sembra in contrasto col tipo di persona che posso sembrare, eppure è così.
Ho incassato colpi per una vita intera, e sono disposto ancora ad incassarne se ne vale la pena.

Ne parlavo ieri ad una persona che legge il blog, se vuoi qualcosa, se ci vuoi arrivare, bisogna avere il coraggio di pagare il prezzo per percorrere quella strada.

Karl Von Klausewitz diceva riguardo al condottiero vittorioso:

"Perché esso esca vittorioso da questa lotta continua contro l'impreveduto, deve possedere due qualità: una intelligenza che, anche in mezzo alla oscurità intensa che la circonda, conservi una luce interna sufficiente a condurla al vero, ed il coraggio di seguire questa debole luce".

Coraggio e risolutezza, niente altro.

Rocky ce l'aveva, Napoleone ce l'aveva, io un pochino l'ho avuta.

Devi avere la fortuna, l'intuito di scorgere la via che ti porterà alla risoluzione del "conflitto" che stai affrontando e il coraggio di perseguire quella via in maniera risoluta.

Il De La Guerra di Von Klausewitz è un libro che ho letto 15 anni fa, un vero mattone, ma è uno dei libri più importanti della mia vita e sono contento di essermi fatto due palle così a leggerlo, perché mi ha segnato, positivamente.

Ieri parlavo con un mio amico di quanto mi sia massacrato per arrivare dove sono ora, il mio disastroso matrimonio, le umiliazioni, l'imbarazzo, la rabbia, ma tutto quel dolore, quelle delusioni mi sono servite a capire cosa non voglio più dalla vita e mi fanno apprezzare ancora di più quello che ho oggi.

E ora che sto bene, ad un anno esatto dalla mazzata che mi ha azzerato l'esistenza, sono qui a godermi da solo il mio piccolo trionfo.

Dunhill International, un film ricco di sentimenti di mattina presto, Graph che vaga da una stanza all'altra tutto assonnato e buona musica prima di farmi la doccia ed andare di buon umore in ufficio.

Non mi succedeva da anni, è un gran giorno per essere vivi.

Sono qui nel mio studio, in sottofondo How You Gonna See Me Now di Alice Cooper

Dear darlin' surprised to hear from me?
Bet you're sittin' drinkin' coffee, yawnin' sleepily
Just to let you know
I'm gonna be home soon
I'm kinda awkward and afraid
Time has changed your point of view


Gran canzone, a voi cosa dice?
A me tanto, mi fa apprezzare il fatto di essere cambiato, sono uscito dal bozzolo in cui mi ero avvolto e ora vedo tutto con occhi diversi, sarà il mio daltonismo, boh ...

Alice qui ha paura, perché la persona che ama lo ha conosciuto diverso, imbottito di Seagram's V.O. dalla mattina alla sera e quando uscirà sarà sobrio come un bambino e giocherà a golf tutto il giorno invece di vomitare sangue appena sveglio.

Io ho il vantaggio di essere così da almeno 6 mesi, non un nuovo Andre, ma solo di nuovo in contatto con me stesso in maniera cristallina, coraggioso e risoluto nel raggiungere e conquistare quella luce che ho intravisto molti mesi fa.

Sembra che io ci sia arrivato e si sta bene al sole, molto bene.

Buona giornata,

Andre

martedì 12 giugno 2007

Day of days

Quelli che vedete in questa foto siamo io, mio fratello e i nostri amici del Gabba Gabba Genoa, lo striscione che portiamo allo stadio dal 2002.

A casa ho un'altra foto identica, scattata il 10 giugno 2005, l'ho guardata una sola volta perché il sapore che mi viene in bocca è troppo amaro.

Eravamo gli stessi ragazzi, mio fratello aveva qualche capello bianco in meno, io 20 chili e qualche capello di più, Neccio non si era ancora rotto il braccio, Biglia era single, Fabio lavorava da noi come stagionale, Angie beccava sempre un sacco di figa e Davide era meno abbronzato.
Poco meno di due anni fa, come tutti gli altri Genoani, ero deluso da quanto era successo.

Perché non voglio vedere quella foto?

Avevamo perso la serie A, ce l'avevano tolta, era successo/non successo qualcosa che rovinò i festeggiamenti del 10 giugno 2005.

Sono stato male un'estate intera, a sperare, a crederci.
Ero convinto che questo caso kafkiano, dreyfussiano si risolvesse per il meglio e, invece, il 19 agosto venne definitivamente confermata la retrocessione del Genoa in serie C, direttamente dalla A appena conquistata.

Neanche alla Juventus dell'anno scorso è stata inflitta una pena del genere.

Mentre ieri al nostro presidente veniva attribuito un ruolo da persona più pericolosa del mondo del calcio, tutti, o quasi, i colpevoli dello scandalo Calciopoli se la ridono, come il mio omonimo Carraro, semplicemente multato con 80.000 euro per aver distorto, corrotto, manipolato e tramato ai danni del calcio italiano.

Quel giorno scrissi una cosa che vorrei voi leggeste.
Se siete genoani o sportivi coglierete il senso delle mie parole, se invece non le approvate, mi spiace, per una volta non me ne frega niente.

Forza Genoa!

Venerdì 19 Agosto 2005, 06:11 PM

Mancano 728 giorni ...

728 giorni a domenica 26 agosto 2007, il giorno in cui il Genoa CFC 1893 giocherà la sua prima partita in serie A dopo 12 anni.
Se l'Europa intera ha resistito per 2073 giorni sotto l'egida di Adolf Hitler, se i neri negli USA hanno resistito 64962 giorni prima di ottenere la fine della segregazione razziale, cosa sono 728 giorni?
Certo qualcuno potrebbe scoraggiarsi, gli ebrei hanno vagato nel deserto per 40 anni prima di arrivare nella Terra Promessa, ma noi durante questi 728 giorni non saremo nel deserto.
Le nostre grida e i nostri canti rimbalzeranno contro le gradinate avversarie quando in massa invaderemo stadi e campi da calcio in cittadine e paesi che non vedevano così tanta gente assetata di vittoria dai tempi in cui 2000 anni fa le Legioni dell'Impero Romano arrivarono fino alle sponde del Reno.
In questi 728 giorni diventeremo ancora più forti, temprati nello spirito e risoluti a riprenderci quanto ci è stato tolto ingiustamente.
E quando finalmente metteremo piedi nella sede che ci compete scacceremo i mercanti dal tempio, tingeremo di rosso i nostri stendardi logori nel sangue dei porci di Orwelliana memoria e nell'inchiostro blu delle loro infami sentenze.
728 giorni fratelli, ma poi sarà per sempre.

lunedì 11 giugno 2007

State of the Union

Arieccomi.

Lo so, sono 10 giorni che non vi scrivo niente qui sopra, non so se mi devo scusare, ma ho avuto la testa occupatissima, talmente occupata che non mi veniva da scrivere niente.

O meglio, ci ho provato qualche volta ma non sono riuscito a scrivere niente di significativo.

Cosa ho fatto in questi giorni?

Sono stato a vedere i Motley Crue, grandissimo concerto, non ho pagato il biglietto e ho anche snobbato Slash dei Guns n' Roses mentre ero nel backstage, ma cazzo, i Motley Crue spaccano veramente i culi, e per chi ha pagato 35 euro per vederli, beh, avete fatto benissimo.

Ho giocato per la prima volta a guitar hero dando della merda a tutto il backstage del Gods of Metal sulle note di Strutter dei Kiss e Can't You Hear Me Knocking degli Stones.

Sono stato a Mantova a vedere il Genoa perdere all'ultimo secondo una partita che poteva valere la serie A.
In A ci siamo andati ieri, ma ho talmente la testa altrove in questi giorni che tutte queste cose passano assolutamente in secondo piano.

Unico gesto significativo, oggi sono andato a comprarmi i biglietti per i Rolling Stones.
Ero preoccupato, io che non compro i biglietti per gli Stones?
Dovevo proprio stare male o coi pazzi, fate voi.

In questi giorni sto leggendo un libro fighissimo, "Alice Cooper, Golf Monster: A Rock 'n' Roller's 12 Steps to Becoming a Golf Addict", un'autobiografia di Alice Cooper con alcune sue perle di saggezza, e non lo dico in senso ironico, da applicare al golf o alla vita di tutti i giorni.
Una specie di "La Guerra" di Von Klausewitz dove invece dei cannoni si usano driver in titanio e il sangue dei nemici sconfitti è sostituito da Coca Cola e Seagram's VO.

Grande Alice Cooper, non vi ho mai fatto mistero della mia passione assoluta per Alice, tra due settimane andrò a vederlo a Sesto Fiorentino, quindi se vi va di leggere un libro divertente e interessante al tempo stesso, ordinatevelo su Amazon, vale la pena.

Cos'altro ...

Sono 3 giorni che ascolto in continuazione gli Head, uno dei più grandi eredi dei Ramones.
Io e mio fratello li adoriamo e il loro ultimo pezzo, "I'm 35 Years Older", è semplicemente geniale.
Si, il pezzo parla di uno sporcaccione che si vuole fare una bambina, però è davvero geniale.
La musica è stupidissima, come dovrebbe essere ogni pezzo dei Ramones che si rispetti, e il testo, beh, il testo è malato:

Yes it's true I'm 35 years older than you
But that doesn't mean we can't get it on
Yes it's true I'm 35 years older than you
But that doesn't mean we can't get it on

I can see you lookin' at me
In that poutacious manner
I can see you lookin' at me
And now I've got a hard-on

Yes it's true I'm 35 years older than you
But that doesn't mean we can't get it on
Yes it's true I'm 35 years older than you
But that doesn't mean we can't get it on

Was ironical that you're wearing diapers
Pretty soon I'll be wearin' diapers too


Se vi va potete ascoltarlo qui: http://www.myspace.com/headseattle

Che altro dire, sono di ottimo umore, tutto sembra piuttosto ok, i Ramoni sono ok, il Genoa è in serie A, i Rocks Off stanno provando Loving Cup e io sto da Dio.

Bueno, ullalà, church, tabernacle.

Notte,

Andre

venerdì 1 giugno 2007

Pirati ...

Un pò di giornalismo su questo blog ogni tanto non guasta.

Qualche giorno fa c'é stato un faccia a faccia molto cordiale e divertente tra Steve Jobs di Apple e Bill Gates di Microsoft in un evento organizzato dal Wall Street Journal.

E' pazzesco cosa rappresentino assieme questi due uomini e trovo molto interessante quanto hanno da dire, spero lo troviate anche voi.
Tutto l'evento dura circa un'ora, fortunatamente è diviso in 7 spezzoni, guardateveli e non ve ne pentirete, meritano davvero.

Il 1° video


Il 2° video


Il 3° video


Il 4° video


Il 5° video


Il 6° video


Il 7° video

Hand to Mouth

Sono le 5 del mattino, Graph mi ha svegliato perché ha paura dei tuoni.
Piove a dirotto, le lenzuola stese, per la seconda volta in una settimana, si stano inzuppando, e così mi ritrovo con lui sdraiato sotto la mia scrivania a tremare, i Georgia Satellites a tenermi compagnia con questa canzone che non conoscevo, Hand to Mouth, una rock ballad perfetta, e la mia solita Dunhill.

Stiamo male in due, Graph perché non capisce cosa stia succedendo quando il cielo urla, e io che so esattamente di cosa ho paura perché non so cosa succederà.

"Livin' Hand to Mouth", vivere di quello che capita, canta Dan Baird con il suo accento del Sud degli Stati Uniti, quanto cazzo è vero per me in questi giorni?

Ho mal di gola e mi accendo un'altra Dunhill, ho mal di schiena e sono in t-shirt con la finestra aperta, me le cerco e non sto dormendo.

Eppure ultimamente ho dormito benissimo, è quasi una settimana che vado a dormire regolare, che mi sveglio puntuale, che mi sveglio volentieri.
Si, another day another dollar, ogni mattina che saluto è un giorno in meno verso il bandolo della matassa, è un giorno in meno di sofferenza, il problema è non sapere quando finirà questo cazzo di conto alla rovescia.

Prima ero io che mi davo tempo, che avevo paura di perdere il controllo della situazione, che non capivo se facevo bene o male a tenere duro.

Quando capisci che hai fatto bene, che porca troia nonostante tutto quello che ci è successo in 11 mesi ti ritrovi un'altra volta a dire "cazzo, Andre, non so dove li tieni visto che porti solo pantaloni stretti, però hai proprio due coglioni così" beh, è dura essere ancora pazienti.

Eppure ce la faccio, il giorno che il Signore distribuiva sangue freddo, quello vero, doveva esserci qualcuno di particolarmente simpatico a fare la fila con me, perché mi ci devo essere dilungato non poco e mi sono perso la fila di quelli che avranno ancora i capelli a 60 anni.

Chi se ne frega, io sono qui in una scena da film, cazzo, mi avevano detto che voglio sempre vivere tutto con una colonna sonora, ma negli ultimi giorni il "volere-potere" ha assunto toni grotteschi e non c'é niente di più pazzesco di vedere che una volta tanto non stai fantasticando, non stai recitando una parte.

Ho veramente motivo di riconoscere un tono cinematografico alla mia ultima settimana, è un mio diritto sacrosanto stare qui ad ascoltare musica struggente a notte fonda con la pioggia, una siga e il mio cane appoggiato ai piedi.

Fossi un grande fotografo mi farei un autoritratto e lo intitolerei "Trionfo di chi da forma alle sue fantasie", stasera sono un personaggio da film e non mi sento in colpa perché non c'è autocompiacimento in questa mia realtà.
E' tutto vero, non sono più fantasie.

Ok, ora mi si è annodato il cervello, sono in un loop di consapevolezza e rischio di non uscirne, quindi mi stoppo, mi ascolto Hand to Mouth un'ultima volta, devo essere alla 12ma, e provo a ributtarmi a letto.

Graph è più calmo, io pure, lo sono perché devo, perché posso, perché ci riesco, e se ci riesci, beh, buon per te.

"Di nuovo, non si possono unire i puntini guardando in avanti; puoi farlo solo guardando indietro.
Pertanto dovete credere al fatto che in qualche modo si uniranno nel vostro futuro.
Dovete avere fiducia in qualcosa - il vostro stomaco, il destino, il karma, qualunque cosa."

Io ho avuto e continuo ad avere fiducia in me stesso e sti cazzo di puntini sono riuscito ad unirli, ora bisogna solo scoprire se se sono dei punto a capo o di sospensione.

Notte,

Andre

Hand to Mouth

I recognize the symptoms, but I don't know the cure
your feelings are so useless, banging your head on the wall
well I'll improve your station, if I get half a chance
no overnight sensation, matters to you right now
yeah it's all too unreal, you know the way I feel
when I got time to kill, that's when I get my fill
livin' hand to mouth

the money it don't come anymore
well it never came too much anyway,
we spread it here and we spread it there
never worry about the next day

Oh these times they come and go
but I really don't give a damn
c'est la vie and wish you well
heading for the promised land

yeah it's all too unreal, you know the way I feel
when I got time to kill, that's when I get my fill
of livin' hand to mouth

I recognize the symptoms, but I don't know the cure
your feelings are so useless, banging your head out on the wall
yeah it's all too unreal, you know the way I feel
when I got time to kill, that's when I get my fill
yeah...