Valvola di sfogo per un periodo di ricostruzione. A volte sono una chiavica, a volte mi pregio di scrivere cose interessanti. Accomodatevi e se ne avete voglia commentate e giudicate. Se volete scendere nel personale scrivetemi pure: andrea_carraro@yahoo.it

domenica 8 aprile 2007

Lupo Solitario


Sono piuttosto massacrato dalle ultime due settimane.

Massacrato fisicamente, non a livello di morale o altro, anche se per la seconda volta nella mia vita mi trovo ad aver nostalgia per una ragazza che ora è su di un'isola.

L'ultima volta è stato nell'agosto del '95 e le sensazioni erano molto simili.

Stasera tutto nasce da varie cose, essere di nuovo da solo in città in un periodo di festa mentre lei è via, avere un sacco di tempo per pensare, un brutto flashback sulla mia ex-moglie tornando a casa da una festa oggi pomeriggio e aver pescato una delle scene più belle di uno dei miei film preferiti di tutti i tempi, Lupo Solitario di Sean Penn.

Se proprio deve esserci una sola ragione per la quale Bruce Springsteen debba essere mai esistito, quella ragione è aver scritto Highway Patrol Man, da Nebraska, la canzone che ha ispirato questo film.
Lupo Solitario, o The Indian Runner nel suo titolo originale, è quello che io definisco un film della madonna, e questa scena è uno dei tanti piccoli gioielli che lo compongono.

Mi fa pensare perché ha come sottofondo Coming Back to Me dei Jefferson Airplane, musica stupenda con parole fantastiche:

Strolling the hill,
Overlooking the shore,
I realize I've been here before.
The shadow in the mist
Could have been anyone
I saw you, I saw you,
Coming back to me.


Una canzone che non può non toccarti dentro, sembra scritta apposta per questi fotogrammi.

Frankie che non riesce a trovare pace nonostante Dorothy lo aspetti a casa.
Frankie che deve distruggere ogni cosa bella perché niente deve essere veramente bello nella sua vita.
Un padre che prima di spararsi guarda per l'ultima volta i filmini di quando i suoi figli erano ancora innocenti e potevano diventare qualunque cosa.
Dorothy che aspetta una telefonata di Frankie.

Questa scena è pregna di aspettative, di delusioni, di rassegnazione.
E' cinicamente, dolcemente vera.

Non vi dico altro perché non vi voglio guastare il piacere raro di vedere un bel film.

Se una di queste sere volete farvi un viaggio un pò più intenso cercatene una copia, ordinatelo, trovatelo e mi ringrazierete.

Io ora vado a dormire, fortunatamente ho sonno, domani è Pasqua e ho un sacco di cose da fare.

Rimuginerò domani sera, aspetterò martedì con ansia cercando di non dover fare l'ennesimo giro in Vespa da solo con le parole di Joe, il fratello di Frankie, ad accompagnarmi verso casa:

I tried to tell myself I did my job. That it was in self-defense. I didn't believe me.

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