Valvola di sfogo per un periodo di ricostruzione. A volte sono una chiavica, a volte mi pregio di scrivere cose interessanti. Accomodatevi e se ne avete voglia commentate e giudicate. Se volete scendere nel personale scrivetemi pure: andrea_carraro@yahoo.it

venerdì 29 dicembre 2006

Valore assoluto

Che serata.

Non c'é niente che ti renda più felice di vedere una persona a cui vuoi bene felice per qualcosa che hai fatto tu.
Non c'é niente di più bello, niente.

In questo caso io, me, Andrea, eroico come Mighty Mouse, always gets the girl.
Io no, ma chi se ne frega.

Mi sono sentito come Wehrner Von Braun, il padre dei missili del programma Apollo.

Non ho fatto granché, ho solo trovato la soluzione perché un piccolo Sputnik bianco made in Japan cominciasse a fare tante orbite in giro per la città con i Ramones a tutto volume nello stereo, mi piace questa allegoria.

Me ne torno a casa dopo una cena in uno dei miei ristoranti preferiti, mangiato a fatica, questa pseudo-anoressia che mi perseguita da tre mesi non accenna ad andarsene, nonostante l'ottima cucina e la compagnia superlativa.

Mi riesce sempre più facile bere e fumare che ingerire sostanze solide.

Ramones e Toyota, un'accoppiata insolita che in qualche maniera per me è perfetta, infallibile e limpida.

Scrivo di getto perché ho ancora chiaro tutto quello che ho provato stasera.

Un congedo temporaneo ricco di suspance, nove giorni in sospeso, forse sette, io che rientro in casa mia già pentito di essere sceso dal contenitore dei Ramones a tutto volume e gli Stones che mi aspettano, assieme al mio cane, cantandomi "Stealing my Heart", cazzo, rientro più significativo non poteva esserci.

Cazzo, ora quella merdaccia di Keith Richards inizia a cantare "Losing my Touch" ...

"Ain't it funny how things happen
Just as we think we've got it all straight
Everything seems to be moving forward
But instead we just sit around and wait"

Ecco, io aspetto, me ne sto seduto su di un gradino dei caruggi a parlare, a dire tutto quello che penso su cosa e come vorrei quel qualcosa che mi manca, lo dico a chi per me dovrebbe completarlo e lo dico come se io non fossi il protagonista del discorso, parlo in valore assoluto, maledetta algebra, maledetti matematici arabi e Federico II.
Eppure a scuola era una capra in matematica.

E' curioso, per essere uno che normalmente dice tutto quello che pensa, quello che prova, mi ritrovo invece ad indossare la migliore faccia da poker della storia e porca puttana a questa partita potrei vincere solo se la smettessi di bluffare e la finissi di rispettare le regole.

Mick Jagger, nel suo primo album solista She's the Boss, cantava Lucky in Love dicendo che era una capra pure a briscola, io so a malapena giocare a rubamazzetto eppure mi sembra di essere un dio del tavolo verde per come mi sto comportando.

Vabbé, viva i Ramones, le orbite in macchina per stare assieme e le "ultime siga", in queste settimane non vi dico quante stecche se lo siano sentito dire da me e la persona con cui ero a cena, un pò come il famoso "ultimo tour degli Stones", che poi è una figata che non sia mai l'ultimo per davvero come è sempre una figata che la "nostra" ultima siga non sia mai l'ultima.

Una storia scandita dal tabacco, non male, fanculo al Ministro Sirchia e un brindisi ai distributori automatici.

Ques'ultima parte l'ho riciclata da un post di ieri sera che alla fine non mi sono sentito di pubblicare, chiedo venia, ma va bene aprirsi, ma ieri ero troppo rincoglionito e avevo scritto cose di cui mi sarei potuto pentire, non che non fossero vere e/o sentite, ma praticamente avevo la tastiera collegata direttamente al cuore.

Stasera ero veramente in forma, tutto pensiero e concetti chiari, a volte mi meraviglio delle acrobazie di ragionamento che riesco a fare, per parafrasare Dee Dee Ramone: "bravo Andre, voglio ringraziare me stesso, congratularmi con me stesso, darmi una pacca sulla spalla da solo, Andre ti voglio bene".

Everybody has a poison heart scriveva il vecchio Dee Dee e cazzo se aveva ragione.

In macchina mi sono ritrovato per la prima volta a cantare a squarcia gola 53rd & 3rd e Today Your Love, Tomorrow the World e aveva assolutamente senso.

Aveva senso perché lo cantavo e chi mi ascoltava era euforico quanto me, Bella Figgetta io voglio essere il tuo mino, ah ah ah.

Vabbé, è ora di andare a dormire, molti penseranno che sbaglio ma sono sicuro di avere ragione, e fanculo se Mick Jagger ha detto "Time Waits For No One", uno dei suoi primi successi è stato "Time is on my Side"

"Go ahead, go ahead and light up the town
And baby, do everything your heart desires
Remember, I'll always be around
And I know, I know
Like I told you so many times before
You're gonna come back, baby
'Cause I know
You're gonna come back knocking
Yeah, knocking right on my door
Yes, yes!

Well, time is on my side, yes it is
Time is on my side, yes it is"

Baci,

Andre

mercoledì 27 dicembre 2006

Inaugurazione

Sono anni che vi tempesto con le mie e-mail, comunicati su concerti che farò, case che cerco e case che trovo e, molti di voi, e li ringrazio, mi dicono che vorrebbero leggere più spesso i parti della mia mente a prescindere che io abbia necessariamente qualcosa da proporvi o da chiedervi.

Questa sera di Santo Stefano, chiusura di una giornata interessante per molti versi, ho deciso di aprire un blog.

Lo so, è una cosa già quasi demodé di questi tempi, d'altro canto penso di essere uno dei pochi che ancora porta i jeans a zampa, gli stivaletti e che crede che di essere capito da una sfumatura in una frase, da qualche citazione astrusa o da qualche cazzata insolita che mi invento, vedi alla voce "bandiere pirata", ma che poi inevitabilmente capisco solo io.

Ad ogni modo eccovi serviti, io stasera mi ritrovo ad ascoltare, come al solito, gli Stones dopo aver passato un curiosissimo pomeriggio di Santo Stefano.

Ecco, sta partendo Loving Cup da Exile on Main Street, la canzone che contiene le parole in cui credo di più ultimamente:

"Yes, I am nitty gritty and my shirt's all torn,
But I would love to spill the beans with you till dawn
Give me a little drink from your Loving Cup"

Cazzo quanto sono vere queste parole, a volte credo che gli Stones siano meglio di Confucio e Nostradamus messi assieme, per ogni cosa che mi capita loro hanno scritto la giusta interpretazione, o meglio, hanno anticipato il mio pensiero, i miei sentimenti e le mie sensazioni di almeno 30 anni.
Nel caso di (I can't get no) Satisfaction addirittura di 40!

Ad ogni modo ritorno al mio tardo pomeriggio di Santo Stefano, penso sia la prima volta in vita mia che mi rendo conto del fatto che è un giorno di festa, normalmente in casa mia non si festeggiava, e invece oggi mi sono ritrovato a passarlo come meriterebbe, con persone che mi piacciono e fare discorsi che valeva la pena fare.

Inoltre ho mangiato bene, cosa che mi capita di rado ultimamente, non avendo una cucina funzionante ho oramai ridotto al minimo le mie aspettative alimentari.

Si, sono ridotto ad un randagio, mangio quello che trovo nei bar, e invece oggi due persone speciali, tra cui un vecchio caro amico, oltre a darmi una fetta dl loro stessi con la loro compagnia e scambiando opinioni, risate e pensieri vari, più o meno profondi, mi hanno accolto a casa loro e fatto vuotare il sacco e riempire la pancia con ottima insalata russa a merenda, anche se chi l'ha preparata è nettamente superiore alle sue comunque validissime doti culinarie, e poi, in tarda serata con il mio caro vecchio amico di cui prima, ottimo vino friulano e specialità siciliane.

"Well then what can a poor boy do
Except to sing for a rock 'n' roll band"

Niente, mi sa che mi ritirerò a dormire ora, sappiate che sto bene, che cercherò di tenere questo spazio il più aggiornato possibile e spero vi faccia piacere passare di qui ogni tanto a leggere cosa combino e cosa provo al momento.

Mah, andrei ancora avanti ma sto fumando troppe sigarette e forse è il caso di abbandonare bacco e tabacco per stasera, venere mi tiene sospeso e mi tormenta, quindi a presto, pensatemi ogni tanto e se non ci sentiamo prima di Capodanno passatevela bene, io mi comprerò una super bottiglia di Champagne Perrier e brinderò a sto cazzo di 2006 che se ne va chiedendo al 2007 di accogliermi a braccia aperte, in fondo il 6 è un numero che mi ha sempre fatto schifo, mentre il 7 è il mio preferito, quindi mi aspetto molto da lui.

Ecco, se avete 5 secondi tra un brindisi, la becciata fortunata o qualche bomba carta, incrociate le dita per me giusto 5 secondi, vi ripagherò in qualche maniera, suonando sul palco, per strada raccontandovi qualche cazzata o scrivendovi l'ennesimo delirio che mi passa per la testa.

"Let it all come down tonight.
Keep those tears hid out of sight, let it loose, let it all come down"

Andrea