Valvola di sfogo per un periodo di ricostruzione. A volte sono una chiavica, a volte mi pregio di scrivere cose interessanti. Accomodatevi e se ne avete voglia commentate e giudicate. Se volete scendere nel personale scrivetemi pure: andrea_carraro@yahoo.it

sabato 10 marzo 2007

Oh Jimmy

Rock n' Roll ragazzi, rock n' roll.

Stasera sto facendo uno sforzo per capire cosa piace agli altri, parlo di musica, per dirvi cosa piace a me.

Mentre scrivo cose che mi tengo dentro da una settimana, ultimamente faccio fatica a scrivere, sto ascoltando Gianna Nannini per capire cosa si prova ad amare una musica diversa da quella che mi piace.

Devo ammettere che pensavo peggio, sarà che la associo a chi in particolare la adora e quindi Gianna mi risulta più simpatica e più brava.

"Un Giorno Disumano" non è affatto male anzi ...





"Ora che te ne vai
e mi lasci sempre meno sola
ora che non ci sei
sarà un'altra musica
un'altra verità
per chi vivrà
per chi verrà vedrà
vedrai vivrà
E ora che te ne vai ho smesso di fumare
e non ho più rancore per tutte quelle cose
che avrei voluto dire"


Bah, perché cazzo ascolto sta canzone?
Mi mette una tristezza enorme eppure non riesco a non riascoltarla in loop.
Stessa ragione per cui sdraiato sul divano stasera continuavo a sentire il profumo di chi ci stava seduto ieri mattina?

Ad ogni modo vi parlavo di rock n' roll, forse la cosa che mi piace di più al mondo.

I Kiss cantavano:

"God gave rock and roll to you Gave rock and roll to everyone".

Già, grazie Dio per aver pensato a noi anime sensibili al colpo della cassa, ai cori da stadio ed ai fuochi d'artificio donandoci il rock.

Ma forse non è stato lui, forse è vero che sia stato Satana a darcelo, non per niente è una settimana che quotidianamente mi riguardo una scena di The Pick of Destiny con Jack Black, guardatevelo e fatemi sapere cosa ne pensate.

Verso la fine del film c'é una delle scene più geniali della storia del cinema pop, una perla colossale per noi stronzi amanti del rock più pacchiano, per noi che facciamo le corna ai concerti, per noi che ci esaltiamo come degli ossessi nel momento in cui tutta la band sta pompando il pippero a mille, quando chitarre e microfoni in mano ti sparano addosso tonnellate di watt e tutte le luci della sala si accendono contemporaeamente.

Il rock è sfida, se sei sul palco è una sfida con te stesso e con chi ti guarda.

Sei li, vestito come un figo o come uno stronzo a seconda di chi ti sta guardando.

Sei li a cantare di tipe che ti sei fatto o di tipe che ti hanno spezzato il cuore e devi convincere chi ti ascolta che è tutto vero, che è tutto buono, devi dargli una fetta di anima per farglielo capire.

E cazzo quanto è forte il ritorno che ti arriva se ci riesci.

Non c'é emozione più forte da provare nella vita, in fondo è un pò come l'amore corrisposto, ma sul palco non hai a disposizione ore, minuti, secondi e sguardi per farti capire, solo una chitarra e un muro di amplificatori.

Ho sempre in mente un'immagine di Joe Perry degli Aerosmith, non per niente definito "Mr. Cool", da solo al microfono con la sua Les Paul in mano, a torso nudo con indosso una giacca di leopardo finto, spero, la sala illuminata a giorno e lui che canta "Blind Man".

La canzone parla di onanismo ma nonostante tutto è una scena fighissima, gloriosa, è la magia del rock che trasforma tutto in sprazzi di adrenalina ed euforia a prescindere di cosa si stia parlando.

Certo se si parla d'amore è meglio, ma non era Woody Allen che aveva definito la masturbazione il massimo gesto di amore verso se stessi?

Il rock in fondo è questo, è emozionarsi per quelle solite 4 note che però sanno toccare i tasti giusti del tuo istinto, è farti dimenticare tutti i tuoi problemi perché c'é qualcuno li sul palco che canta di cose migliori che ti possono succedere o di cose peggiori che sono successe a lui, il rock è un grandissimo scarica barile emotivo, almeno, a me fa questo effetto.

Come dice il diavolo in The Pick of Destiny "è quella voce nella vostra mente che vi fa dire 'fanculo' alle persone che odiate".

Già, ed è per questo che mi esalto se vedo Jimmy Page, nel suo pallore sifilitico, mentre si muove sul palco come una cazzo di mantide religiosa che di religioso non ha niente.

Jimmy e si suoi mocassini bianchi, i suoi vestiti di velluto pieni di simboli esoterici o vestito da ufficiale delle SS.

E' figo perché in quell'istante il signor Page officia messa, perché a lui qualcuno ha concesso di poter intercedere per noi e regalarci l'ennesima combinazione gloriosa di quelle quattro note di cui prima.

Lui manda a fanculo tutti per tutti noi e lo fa come Dio comanda.

Ascoltatelo in Since I've Been Loving You e ditemi se non sta soffrendo per tutti noi, come una specie di Gesù Cristo pagano crocifisso, costretto a suonare con un dito rotto e farlo comunque meglio di chiunque altro.

Non vi sto a raccontare la stronzata dello sciamano alla Jim Morrison, non ci ho mai creduto, ne parlava troppo perché fosse vero.

A me fanno sballare i chitarristi, perché sul palco non parlano, hanno soltanto il loro corpo per farci capire cosa cazzo vogliono dirci e Jimmi soffre, Slash si esalta e Joe Perry si avvolge di luce.

Non so se è la Nannini che sembra stare male pure lei, se sono io che sono euforico da una settimana o se è colpa del profumo sul divano, ma cazzo quanto mi piace il rock n' roll.

Non riesco neanche a scriverne come vorrei perché non sono un chitarrista ne uno scrittore e quindi dovrei parlarvene a quattrocchi, quindi statevene di queste righe, a modo mio ci ho provato.

Notte,

Andre

1 commento:

Franco Zaio ha detto...

Grande pezzo, Andre. Io spezzerei anche una lancia per i batteristi come Keith Moon o il tuo Bonham, la loro fisicità bestiale/sciamanica, il loro dimenarsi e picchiare tutto il possibile intorno per esprimere...boh, il casino che si ha dentro.
Ciao. Long live rock