Valvola di sfogo per un periodo di ricostruzione. A volte sono una chiavica, a volte mi pregio di scrivere cose interessanti. Accomodatevi e se ne avete voglia commentate e giudicate. Se volete scendere nel personale scrivetemi pure: andrea_carraro@yahoo.it

giovedì 8 febbraio 2007

Count the Days


Stasera voglio fare un post diverso dal solito nonostante sia andato a cena con chi voi sapete chi, giusto una piccola parentesi, stavo sclerando con lo specchio alle sue spalle e io che vedevo ogni faccia che facevo, un'esperienza veramente stressante.

Ad ogni modo, volevo parlarvi di una canzone che mi fa sballare da anni e che probabilmente non si è mai cagato nessuno.

La canzone in questione si intitola "Count the Days" ed è su Exodus, un album dei The New Power Generation, un progetto parallelo di Prince del 1995.

Gran disco e penso di averlo per puro caso, o culo, dipende che ruolo date al destino nella vostra vita.

Per culo, o per caso come dicevo prima, quando ancora guardavo la televisione, ho beccato quello che deve essere stato l'unico passaggio della storia della televisione Italiana del video di "Count the Days" e ci sono rimasto di merda.

A me Prince è sempre piaciuto, nonostante io viva di Rolling Stones, Alice Cooper e Ramones, ho sempre avuto un debole per lo gnomo di Minneapolis.

E' diversa d atutto quello che mi piace normalmente.

Inizia con un arpeggio e poi la chitarra di Prince con il suo solito effetto octavier, almeno penso sia quello.
Fondamentalmente è un gospel, fighissimo, armonie della madonna e voci baritonali che si mischiano a falsetti per finire nei miagolii che a Prince riescono sempre così bene.

Il testo è grandioso, ma a quello ci arriviamo dopo, la cosa che mi ha sempre fatto godere è l'acme centrale, un break totale, il gospel che ti scioglie la schiena, 400 anni di sofferenza concentrati in 17 secondi, bello, bellissimo.

Si, il titolo a voi farà venire in mente la mia situazione di attesa, ma non centra un cazzo invece.

E' una canzone di rivalsa, di vendetta, è una canzone che soffre e gode di se stessa dall'inizio alla fine.
Soffre perché parla di tempo perso, di gente che vorresti far fuori nonostante il tuo modo di essere vorrebbe che tu facessi cose diverse.

Forse alla fine ha qualcosa a che fare con chi sono e con come agisco ultimamente, un tarlo che improvvisamente è venuto fuori?
Forse è proprio per quello che mi ha colpito al punto di uscire di casa 12 anni fa e comprare questo album che nessuno, che io sappia, si è mai cagato.

Non trovi niente su internet, manco il video, che era bellissimo per quel che ricordo, la gente proprio non sa cosa sia una bella canzone ... peccato.

Eccovi il mio regalo, visto che vi sorbite sempre con pazienza le mie non-avventure, ve lo meritate.

Ascoltatela!

E qui avete il testo ... spero proprio vi piaccia.

Here's a church, here's a steeple
Here's a muthafucka that I gotta blow away
Here's my chance 2 cure the ills of the people
But not until I make this muthafucka pay
And oh, baby I count the days
(Yeah yes)
I count the days
Here's the interview, here's the time
If I keep your secrets, will U keep mine?
If we hurry, we can catch the train
If it was left up 2 U, I would die in pain
(That's why) I count the days
(Oh yeah)
Whoa, I'm counting (Oh)
Hear me (Hear me)
(Days) (Days) Days
Counting the days
Great day in the morning
My choir sing a pretty song
Every day I'm with your ass is another day wasted
I swear is a day 2 long
Counting
Like Frankie Beverly without Maze
I'm counting
Muthafucka, I count the days
Can I count on? (Hey)
Count on? (Counting)
Count on? (Hey yeah)
I count the days (Days)
Count the days

Nessun commento: