Valvola di sfogo per un periodo di ricostruzione. A volte sono una chiavica, a volte mi pregio di scrivere cose interessanti. Accomodatevi e se ne avete voglia commentate e giudicate. Se volete scendere nel personale scrivetemi pure: andrea_carraro@yahoo.it

lunedì 12 novembre 2007

True Lies


Non so se molti di voi hanno mai visto questo film di James Cameron con Arnold Schwarzenegger quando ancora faceva l'attore.
A me è sempre piaciuto molto.
Un pò perché vi recita Jamie Lee Curtis, l'unica attrice che mi ha sempre stuzzicato fin da ragazzino in film come Helloween di Carpenter, Una Poltrona per Due di Landis e, per l'appunto, True Lies.
Per me è rimasta il mio ideale di donna.
Un pò perché il film è molto gradevole e divertente, la regia di Cameron è fluida e i colori molto gustosi, passatemi la sinestesia, in fondo sono daltonico.
Ma soprattutto è stato uno dei primi film in cui si usavano gli effetti digitali CGI, metodo di cui Cameron è stato pioniere.
E ora veniamo al dunque. Perché questa pappardella? Cazzo centra con quello che sto per scrivere?
Centra eccome, ieri un ragazzo, tale Gabriele Sandrini di professione dj, è stato ucciso in autostrada da un agente di polizia con il grilletto facile.
Centra perché a questa riduttiva sintesi dei fatti è stata cucita sopra tutta un'altra storia e ci arriverò tra poco.
Si da il caso che ieri mattina in un autogrill vicino ad Arezzo, il Sandrini assieme ad altri amici è stato coinvolto in una rissa.
Si da il caso che in quell'istante una volante di poliziotti si trovava nell'autogrill dall'altro lato della carreggiata e ovviamente i poliziotti hanno notato la rissa e deciso di intervenire.
Va benissimo, comportamento lecito.
Il problema è che senza sapere minimamente cosa stesse succedendo, una rapina?, un sequestro?, una banale rissa?, uno di loro ha estratto la pistola ed esploso dei colpi.
Uno di questi colpi ha centrato in pieno il povero Sandrini freddandolo praticamente sul colpo.
Solo che, stando alle dichiarazioni dell'agente omicida, non vi era alcuna volontà di sparare in direzione dei "sospetti", che tra l'altro avevano già imboccato l'autostrada e quindi presumibilmente viaggiavano già ad almeno 60/80 kmh.
Ora io penso quanto segue ed espongo vari punti di vista.

Punto di vista 1: la rapina

Li nella zona si sa che sono attive varie cellule microscopiche di fantomatici neo-brigatisti rossi e quindi capirei l'intervento armato dell'agente nel tentativo di sventare una probabile rapina.
A questo punto capirei anche che l'agente abbia effettivamente sparato per colpire/uccidere i presunti rapinatori.
Di certo ha un'ottima mira, pare che abbia passato 10 anni come effettivo nella squadra mobile di Palermo, ottima palestra per agenti coi controcazzi che si fanno le ossa nel far west tormentato dalla mafia, perché centrare correndo il lunotto di un'automobile lanciata in autostrada da quasi 200 metri di distanza richiede una discreta abilità.
Se così fosse io gli darei una medaglia all'agente e lo proporrei pure per le Olimpiadi di Pechino del 2012.

Punto di vista 2: la rissa
Se gli agenti avessero inteso quanto succedeva nell'autogrill della disgrazia come una rissa non riesco minimamente ad approvare il fatto che abbiano aperto il fuoco.
Se il colpo che ha ucciso Sandrini non fu esploso per uccidere, i poliziotti dicono che è partito per errore mentre l'agente riponeva l'arma nella fondina, trovo altrettanto inappropriata l'esplosione del primo colpo di avvertimento, sparato in aria per calmare gli animi, sempre secondo la versione data dall'agente e dai suoi compagni.
a) per il fatto che dalla distanza in cui si trovava e con il traffico delle auto nessuno lo avrebbe sentito
b) perchè i "sospetti" erano già in corsa nelle loro macchine, quindi che cazzo spari un colpo in aria? Cosa cazzo ti hanno insegnato 10 anni di squadra mobile a Palermo?
c) se ti metti una pistola carica, con il colpo in canna, senza sicura nella fondina sei un perfetto imbecille
d) non centri per puro caso proprio l'auto dei sospetti in un'autostrada trafficata
e) la tesi della pallottola deviata l'avete già usata per Carlo Giuliani e per i film di John Woo.

Quindi secondo me l'agente ha sicuramente sparato per colpire e allora penso:
- che il tipo è fuori di testa, cazzo spari in mezzo all'autostrada come se tu fossi nel far west senza sapere esattamente che cazzo sta succedendo e soprattutto chi è l'aggressore e chi l'aggredito
- se per caso beccavi il conducente, invece del povero Sandrini, ti trovavi con una strage tra le mani
- se per caso beccavi della gente che non centrava niente?

Ora, questa storia puzza e fa acqua da tutte le parti, ma la cosa che mi fa più schifo è la questione che non ho ancora affrontato, volutamente.
I media, le istituzioni, la polizia e la magistratura hanno voluto metterci dentro il calcio per il semplice motivo che i ragazzi coinvolti in questa tragedia stavano andando ad una partita di pallone, ma la verità è, ed invito tutti i tifosi che mi leggono a riflettere su quanto sto dicendo, che per deviare le responsabilità di un agente di polizia dal grilletto facile, si vuole far rientrare questo caso nella disgraziata e lunghissima serie di tragedie legate al mondo del tifo più o meno organizzato.

Qui il calcio e noi tifosi non centriamo niente, non siamo davanti ad un altro Spagna o ad un altro Raciti, qui siamo di fronte soltanto all'incompetenza manifesta di una di quelle persone che dovrebbero mantenere l'ordine ed invece creano il caos.

Non credo al complotto, ma di certo alla fine chi ne paga le spese siamo noi tifosi, non i poliziotti.
Saremo noi che non potremo più andare in trasferta, noi che non possiamo già più esporre i nostri, quasi sempre, innocenti e tanto folkloristici striscioni, siamo noi che veniamo additati come animali.
A volte le ragioni per essere additati a tali ci sono state, ma questa volta non centriamo proprio niente e vorrei che tutti quanti ci sforzassimo per rendere palese questo concetto.
Il calcio e il tifo non centrano, gli agenti di polizia invece centro lo fanno.

2 commenti:

Giuseppe ha detto...

Andrea, sono d'accordissimo con te. Non avresti potuto affrontare meglio il problema.
Mi auguro solo che si faccia giustizia su quanto accaduto, altrimenti quel ragazzo sarà ucciso di nuovo...

Ma dove cazzo eri sparito? Che hai fatto in questi ultimi mesi? Racconta, disgraziato! :P

Un abbraccio!

Anonimo ha detto...

Interessante e abbastanza pacata interpetrazione della vicenda, ormai ampiamente dibattuta. Un po' stiracchiato il parallelo con altre vicende NON analoghe. Piantiamola con il vittimismo.
saluti
Pierandrea
P.S.: C'entra, c'entrava, non c'entra invece che centra, centrava, non centra.